mercoledì 8 giugno 2011

La tragedia di quell'animale che volle diventare Uomo

Quando l'animale decide di diventare Uomo nasce la tragedia e nello stesso tempo l'impresa più stimolante dell'universo conosciuto.
L'animale perse la forza dell'incoscienza per guadagnare la consapevolezza della sua finitezza: una tragedia. Con il fuoco arriva anche il linguaggio e la tecnica, prima fra tutte la tecnologia spirituale. L'animale s'inventa l'anima immortale come elemento indistruttibile della sua natura che si perpetua attraverso le generazioni per mezzo del linguaggio.  
Nelle parole e nell'evoluzione tecnica risiede l'anima dell'uomo come interprete più avanzato dello spirito del mondo. Sono parole magiche che catturano l'ordine profondo che l'Intelligenza suprema ha infuso nel caos.
La necessità di ordinare e dominare la realtà si fonda sulla frustrazione di quell'animale che l'uomo si porta dentro, la disperazione che diventa sacrificio e quindi spirito purissimo che genera l'aspirazione costante di diventare non solo partecipe ma protagonista di un disegno cosmico, figlio di Dio non nipote, ma parente prossimo con lo stesso sangue. La nostra vita allo stesso tavolo di quelle Forze Superiori che dominano ogni cosa conosciuta e sconosciuta.